Il mal di schiena
Il mal di schiena è uno dei dolori più diffusi nel mondo infatti colpisce il 90% della popolazione almeno una volta.
Il male alla schiena fa parte di quelle malattie che purtroppo tendiamo a trascurare che viene causata dallo stress, dal fumo, dai movimenti sbagliati costringendo a metterci a letto. I muscoli, i nervi, le vertebre fanno parte della struttura del corpo legata ovviamente alla schiena.
Quando vengono contratti i muscoli si può percepire il dolore specialmente se la spina dorsale non è allenata, se si ha una postura errata o abitudini non buone.
L’infiammazione della parte lombare con il dolore vengono all’istante percepiti sul retro del corpo.
L’infiammazione della zona lombare e il dolore sono immediatamente percepiti nella parte posteriore del nostro corpo.
Negli ultimi anni in Italia ma non solo, le persone non seguono uno stile sedentario e ciò comporta ad indebolire i muscoli rendendoli meno tonici e quindi non sono idonei a sostenere la colonna vertebrale.
I fattori che portano l’essere umano a soffrire di mal di schiena sono una postura errata in ufficio e spesso si aggiunge a ciò anche la mancanza di sport e lo stress.
Se il mal di schiena non viene correttamente curato, può provocare un’ulteriore restringimento muscolare, portando a peggiorare il mal di schiena, rischiando che i nervi si infiammano, ampliando il dolore anche ad altri muscoli del corpo, tipo gamba, braccia, ecc.
Diagnosi del mal di schiena
Il mal di schiena viene diagnosticato sempre da un medico competente e nel caso questo dolore persiste vengono eseguiti degli analisi specifici.
Il medico per diagnosticare l’approccio analizza anche i movimenti e l’alterazione del paziente, valutando globalmente non solo l’apparato muscolo-scheletrico e posturale.
E’ importante anche effettuare gli esami che vengono prescritti dal medico, come la risonanza magnetica e altri esami che possono approfondire la diagnosi del mal di schiena, e aiutare così l’osteopata ad effettuare il trattamento migliore
Cosa fa l’osteopata per il mal di schiena
Come spiegato precedentemente, il mal di schiena sopratutto quello lombalgico non si deve assolutamente sottovalutare, ma il metodo oggi indicato per curare il mal di schiena e l’osteopata.
Infatti questa tecnica è indicata per curare i casi come l’ernia del disco e la protusione discale, la differenza tra i due sintomi sono che la protusione si ha quando il disco perde l’attitudine ad ammortizzare e la consistenza, deformandosi, mentre si parla di ernia quando il disco fuoriesce dalla sua sede.
L’osteopatia agisce sulla colonna vertebrale così ripristinare la normale funzione, le manipolazioni servono ad allungare i muscoli contratti come se facessimo stretching.
Con l’uso delle mani, il medico valuta lo stato della persona e ripristina il movimento, infatti il medico interviene sui dolori e ciò possono interessare su varie zone della schiena oppure alle braccia, alle spalle o alle gambe, l’osteopata tratta il tessuto connettivo e lo collega alle varie parti del corpo, considerando l’intero organisco.
Perciò con questa visione d’insieme l’osteopatia riesce ad essere essenziale nel curare il mal di schiena, ciò avviene liberando con delle manipolazioni i punti critici e sciogliendo la tensione, tonificando la circolazione rilassando l’organismo.
Se viene adoperato da un professionista, questa tecnica non ha controindicazioni, infatti con l’aiuto del medico esperto, all’interno delle sedute che verranno eseguite ogni quindici giorni riuscirà a diminuire il dolore.
Quali tecniche vengono utilizzate dell’osteopata
Per curare il mal di schiena con l’osteopatia, vengono utilizzate diverse tecniche per curare, si inizia con degli esami per valutare la diagnosi, susseguiti da dei test muscolari dove viene osservata la colonna vertebrale e l’equilibrio del corpo.
Con questi primi esami, lo specialista comprende le cause del dolore e riesce ad improntare le prime manipolazioni per far si che il dolore inizia ad alleviarsi, iniziando ad intervenire in primis sulle zone distanti dal dolore fino ad arrivare nel fulcro del dolore, non viene prescritto l’utilizzo di nessun medicinale.
Facendo ciò, si cerca di restituire al corpo il giusto ritmo e la giusta mobilità, garantendo il buon funzionamento del corpo, spesso vengono utilizzati trattamenti delicati ma se serve vengono eseguiti anche trattamenti più forti cosi da liberare le articolazioni.
Ad esempio per un trauma vengono richieste circa quattro sedute, ma se il dolore è più serio (ad esempio causato da un incidente) allora si devono eseguire più sedute ma si deve attendere qualche settimana prima di intervenire sul trauma.
Chi invece soffre di un problema cronico, allora all’inizio eseguirà circa cinque sedute nell’arco di un mese e poi continuerà con una sola seduta al mese, così da evitare nuovamente il fastidio.